Rivendicazione incursione sede UCID di Milano

Lunedì 15 gennaio 1973 alle ore 19 un nucleo armato ha perquisito la sede dell’Unione cristiana imprenditori dirigenti in via Bigli, 15, rendendo all’impotenza i funzionari presenti e sequestrando documenti ed elenchi che quanto prima renderemo pubblici. L’Unione cristiana imprenditori dirigenti è l’associazione collaterale della Democrazia cristiana che organizza i dirigenti e gli imprenditori democristiani delle fabbriche di Milano. E’ qui che i fascisti in camicia bianca dell’Alfa Romeo, della Sit Siemens, della Marelli ecc.,mettono a punto il piano dell’attacco antioperaio. È qui che il 28 novembre 1972 (subito dopo l’inizio della lotta dei metalmeccanici) è stato organizzato l’incontro col presidente della Confindustria Lombardi per definire “la funzione dell’imprenditore nella nuova situazione economica e politica”, cioè il modo migliore per continuare a sfruttarci e per stroncare la lotta contrattuale appena iniziata. In questi ultimi mesi infatti la borghesia sta portando un massiccio attacco alle condizioni di vita e alle forme di lotta dei proletari. Questo attacco trova ancora una volta nella DC e nel suo governo Andreotti un meticoloso e spietato esecutore: i prezzi aumentano e la disoccupazione cresce sempre più; in fabbrica la polizia attacca sempre più ferocemente i picchetti e scioglie con la forza le assemblee operaie; con il “fermo di polizia”, gli arresti indiscriminati vogliono impedirci qualunque forma di organizzazione e di resistenza. Mentre i fascisti assassini di Almirante godono della più assoluta impunità e gli viene addirittura permesso di riunirsi a congresso. Con questa azione vogliamo dimostrare come la DC non sia soltanto lo strumento che per 30 anni ha sorretto fedelmente il potere dei padroni ma sia essa stessa una mostruosa macchina di oppressione e di sfruttamento. Infatti oltre ai fascisti assassini di Almirante operano, ugualmente pericolosi, i fascisti in camicia bianca di Andreotti: coloro che in fabbrica ci controllano, ci schedano, ci licenziano, che fuori parlano di libertà e di democrazia, ma che in realtà organizzano la più spietata repressione antioperaia. Contro tutti questi nemici i proletari hanno cominciato ad organizzarsi per resistere, riaffermando che risponderanno Al sopruso con la giustizia proletaria. Alla violenza dei padroni con la lotta rivoluzionaria degli sfruttati.

Contro i fascisti assassini di Almirante.

Contro il fascismo in camicia bianca della DC di Andreotti i proletari costruiranno la resistenza armata!

 

Per il comunismo BRIGATE ROSSE
Gennaio 1973

 

 

Fonte: Soccorso Rosso, Brigate Rosse, Feltrinelli, Milano 1976.

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