Volantino su azione antifascista

Compagni lavoratori,
la notte del 14 luglio le “BRIGATE ROSSE” hanno REQUISITO la MINI MORRIS del fascista RAFFAELE ANTONI detto “LELE” abitante in via Catone, 17.
La macchina è stata PERQUISITA e sono stati rinvenuti elementi che ci hanno confermato la responsabilità del fascista “LELE” nell’aggressione squadristica al Circolo Perini, quanto all’attentato dinamitardo alla macchina del compagno MARRA del PCI. A conclusione della perquisizione la MINI MORRIS targata MI L78624 è stata portata in un immondezzaio lontano dalle abitazioni ed è stata fatta “saltare” con tre etti di tritolo. Con ciò si è inteso AVVERTIRE chi è pagato per eseguire, chi è confidente della polizia, chi collabora con i fascisti, ed i fascisti che: NIENTE RESTERÀ IMPUNITO.
Niente resterà impunito a Quarto Oggiaro dove da alcuni mesi i padroni e fascisti cercano la prova di forza. La nostra memoria è buona e ricorda una per una le aggressioni alle avanguardie del quartiere, l’azione squadristica con le armi in pugno al Circolo Perini, il tritolo alla macchina del compagno MARRA. E la nostra capacità di aspettare non va scambiata per tolleranza. QUARTO OGGIARO è per tutti noi simbolo della lotta sociale e rivoluzionaria per la casa. E questo simbolo sappiamo difenderlo. QUARTO OGGIARO è per tutti i padroni lo spettro della resistenza rivoluzionaria allo sfruttamento degli affitti. Per questo non hanno esitato ad usare la forza, il terrore e la violenza fascista. Oggi noi sappiamo che la lotta allo sfruttamento, ai padroni e allo STATO vuol dire anche SPAZZARRE VIA con azioni di GIUSTIZIA PROLETARIA le iene nere che infettano il quartiere. Per questo ci siamo organizzati: per combattere non solamente con assemblee, manifestazioni e comitati, ma coi fatti: per costruire anche qui un POTERE armato e proletario che nelle cose piccole e nelle grandi si contrapponga, combatta e vinca il potere dei maiali. Un POTERE che significa forza di realizzare GIUSTIZIA PROLETARIA cioè la giustizia di chi lotta contro tutti gli sfruttatori e gli oppressori per il COMUNISMO.
In conclusione, compagni NOI NON SIAMO DINAMITARDI, ma la dinamite dei fascisti non ci intimorisce né ci mette in imbarazzo; NOI NON SIAMO VIOLENTI ma la nostra mano non si lascia fermare quando si tratta di difendere ed allargare nei fatti la nostra autonomia e la nostra lotta: NOI SIAMO COMUNISTI! NIENTE RESTERÀ IMPUNITO!

VIVA L’UNITÀ DEL POPOLO ARMATO!

BRIGATE ROSSE
Leggere – Far circolare – Passare all’azione.

Milano 19 luglio 1971

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