Barbara Azzaroni

02Barbara_Azzaroni_CarlaIl 6 marzo ’79 un silenzio cupo schiaccia il centro di Bologna. Bandiere, fiori, una corona: Barbara era una di noi, una comunista. Barbara Azzaroni, ventinove anni. Militante di Prima linea uccisa insieme a Matteo Caggegi, vent’anni, operaio Fiat. Duemila persone partecipano al funerale, sfidano i controlli. Da una Cinquecento l’altoparlante diffonde l’inno di Potere operaio e le parole di un volantino, firmato Il Movimento.

Il movimento di guerriglia è una componente del movimento rivoluzionario. […] Per noi, compagni di Bologna, Barbara non era per nulla clandestina. La conoscevamo e la stimavamo tutti.

Un fotografo riprende i partecipanti. L’ordine è del Partito comunista. Cerchi disegnati intorno ai volti. Frecce.

A vent’anni Barbara ha già una bambina. Nel ’70 incontra Maurice. Militano in Potere operaio, frequentano le sedi dell’Autonomia. Nel marzo Settantasette sono nel movimento, ma anche nelle Brigate comuniste, l’area illegale della rivista «Rosso».

Il pomeriggio dell’11 marzo Bologna è un campo di battaglia. Un carabiniere ha ucciso Francesco Lorusso, militante di Lotta continua. La sollevazione prosegue per due giorni. Barbara è nell’università difesa dalle barricate. A settembre partecipa al convegno contro la repressione come militante delle Formazioni comuniste combattenti.

Fino al Settantotto è maestra in un asilo nido, è nelle lotte dei lavoratori, nel movimento. Entra in clandestinità appena in tempo per sottrarsi a un mandato di cattura. Milita in Prima linea e partecipa a varie azioni.

Torino è città comunista. Prima linea è radicata nelle fabbriche. Come le Brigate rosse. Per il Pci è inaccettabile. Nel febbraio ’79 lancia un questionario antiterrorismo. Sei domande. La quinta invita a denunciare in modo anonimo il vicino di casa, il compagno di lavoro sulla base di un sospetto. Centomila copie stampate. Trentacinque risposte alla quinta domanda. Prima linea decide di attaccare uno dei responsabili dell’iniziativa.

Barbara e Matteo sono in un bar quando irrompe la polizia. Lei cade subito, ferita a morte. Lui ingaggia un corpo a corpo poi crolla colpito da sei proiettili.

 

Barbara Azzaroni Carla
Rimini, 2 febbraio 1950 – Torino, 28 febbraio 1979

Militante di Prima linea (Pl) uccisa dalla polizia in un bar insieme a un suo compagno

Funerali di Barbara Azzaroni. Le fotografie sono state scattate dall’alto di Palazzo Re Enzo per schedare i partecipanti. L’ordine è del Partito comunista. Cerchi disegnati intorno ai volti. Frecce. Nomi scritti accanto alle figure o sul retro.