Roma: La mia assenza è un atto d’accusa. Comunicato del militante arabo Hamidan Karmawi Ibrahim

La mia assenza dall’aula di questo tribunale è un atto d’accusa contro una sentenza che è stata già decisa nel momento in cui questa istruttoria è cominciata. Una decisione frutto dell’accordo italo-francese e per conto degli interessi imperialisti occidentali che ha il compito di disarmare i legittimi rappresentanti del popolo palestinese e delle sue organizzazioni che resistono all’aggressione e all’occupazione sionista.

L’ambizioso compito di questa corte è quello di decretare l’illegalità di un popolo che lotta per la sua esistenza e per la sua identità, un compito tanto arduo che non potrà non infrangersi di fronte alla volontà dei milioni di oppressi in tutto il Sud del mondo di riprendere in mano il proprio destino.

Voi siete chiamati a dire, a nome dei vostri governi, che allo sfruttamento, alla deportazione, al genocidio, si può solo rispondere porgendo l’altra guancia e che la libertà del popolo palestinese potrà arrivarci solo dalla vostra presunta magnanimità.

Voi avete il compito di stabilire quali sono tra i palestinesi-arabi coloro che più ne rappresentano le aspirazioni e i diritti, cioè siete chiamati ad eleggere a rappresentanti dei palestinesi coloro che più si accordano con gli interessi dei governi che rappresentate.

Voi avete il compito di stabilire qual è il giusto prezzo che il nostro popolo deve pagare per essere libero… di servire gli interessi imperialisti nella regione araba, ma il popolo arabo-palestinese non si lascia soggiogare e autonomamente sceglie le adeguate strategie di lotta che gli permetteranno di riconquistare la propria libertà.

Volete processarci per “banda armata”, perché il vostro pensiero è troppo piccolo per contenere la grandezza di un popolo che non si lascia intimorire dalla potenza bellica nemica e dei suoi sostenitori, perché il potere che rappresentate sa imporsi solo come una banda che con armi alla mano sostiene il sionismo e i suoi complotti. L’unica banda armata che il popolo arabo-palestinese conosce è quella di Shamir-Sharon-Bush e dei loro sostenitori.

L’Organizzazione “15 Maggio per la liberazione della Palestina” è una delle organizzazioni che il popolo arabo-palestinese si è dato e la sua legittimità mai potrà essere messa in discussione dai vostri tribunali speciali; il suo solo riconoscimento gli viene dal sostegno del popolo stesso.

Condannando me in realtà voi volete condannare un popolo che autonomamente si organizza per resistere alla barbarie sionista, ma il vostro è – e resterà – un sogno che diventerà un incubo finché continuerete ad ignorare il diritto ad esistere dei palestinesi e della nostra Lotta di Liberazione.

Fate pure i vostri giochi in quest’aula, io non ci sarò, perché sarò sempre e soltanto là dove il popolo arabo-palestinese rimetterà in gioco il grigio futuro al quale vorreste costringerlo.

La Lotta di Liberazione del popolo palestinese non si processa!

Abbasso il terrorismo sionista-amerikano e quello dei loro sostenitori!

Viva la Lotta di Liberazione dei popoli di tutto il mondo!

Viva l’Intifadah!

Il militante arabo Hamidan Karmawi Ibrahim

Roma, 17 settembre 1990

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